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Dedicato a Francesco Marolla |
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“La favola di Francesco Marolla“
a lui dedicata da: Barbara ALBERICO e Oscar DE LENA “ In alcuni momenti della Vita si è perfetti, scritto e firmato dal grande Maestro “ FRANCESCO MAROLLA “ http://www.sangiacomomolise.altervista.org/ Per chi è nativo di San Giacomo e vive fuori del proprio paese, cliccare sul sito è un emozione indescrivibile, un flash che ti riporta a casa tua, si, perché San Giacomo ovunque tu sei lo porti nel cuore, ti fa pensare e ripensare in pochi attimi a tutta la tua vita vissuta in quei luoghi. Luoghi che esistono lì ed esclusivamente lì, tutto ciò che appartiene a San Giacomo e zone limitrofe parla, vive, recita, canta e ti si avvinghia al corpo come l’edera per poi radicarsi nella mente. Visitando e rivisitando il sito mio malgrado e con forte meraviglia non trovavo quello che io mi aspettavo di trovare e cioè un qualcosa che riguardasse un mio carissimo amico di infanzia “ Francesco Marolla “ , purtroppo nulla era stato inserito.Mi sono subito attivata, certo non mi mancano i mezzi, e quando mi metto in testa qualcosa, cascasse il mondo, ci devo riuscire non lascio nulla d’ intentato. Il caso vuole che riesco, dopo vari tentativi, ad arrivare ad “ Oscar “ inventore del sito, famoso come “ Archimede “ il quale mi fa sapere, senza tanti giri di parole, che per citare fatti e cose che riguardano la vita delle persone, anche se scomparse, è opportuno avere l’approvazione di un parente. E cosa faccio io? Naturalmente, mi metto alla ricerca della famiglia, coinvolgendo un po’ di amici che hanno fatto rete insieme a me e con ottimi risultati siamo risaliti al numero di telefono. Prendo coraggio e comincio a fare il numero. Per un po’ di volte nessuno ha risposto …poi finalmente un giorno, dopo il terzo squillo, dall’altro capo sento con immensa gioia: “ Pronto… “, e così comincio con delicatezza a parlare, mi accerto che la mia telefonata non fosse motivo di disturbo, chiedo notizie sulla famiglia in generale e, in quel momento mi sento quasi inebriata, perché fra tutte le cose che mi ero prefissa, da parte loro ho avuto la soddisfazione di essere riconosciuta. Dalla chiacchierata è emerso che sia Rosaria che Paolo stavano diventando nonni per la seconda volta. Gli accordi furono che ci saremmo risentiti non appena loro avessero avuto più tempo e disponibilità da dedicarmi. Finalmente il giorno fatitidico è arrivato, ci siamo visti ed abbiamo parlato di tante cose, dalla fanciullezza in poi, ricordando i vari momenti vissuti insieme a Francesco. Francesco nasce a Termoli il 29 maggio 1940, da padre Molisano e madre Abruzzese ( a quei tempi era un’ unica regione: Abruzzo e Molise , cresciuto a San Giacomo, San Giacomo lo ha adottato come lui stesso diceva. Il suo carattere lo distingueva, gioioso, allegro e solare definito “ l’Amicone sangiacomese “, aveva una parola per tutti, bambini, ragazzi e anziani, passando sotto casa sua era inevitabile sfuggire alle sue battute. Giovanissimo si trasferisce nella città di Modena, mentre i genitori e la sorella Rosaria emigrarono a Torino. In quegl’anni la vita era dura per tutti, la guerra era appena finita, il lavoro era scarso e per chi poteva a qualsiasi prezzo e con qualsiasi mezzo partiva per il Nord o addirittura “ espatriava ” e chi aveva questa possibilità veniva considerato “ uno fortunato”. E’ vero, pur di fare fortuna e dare un futuro alla propria famiglia la gente del mio paese accettava la tragica partenza, anni di segregazione, anni e anni vissuti lontani dalla propria terra. Questo, però, si sopportava con dignità e umiltà, davanti a loro c’erano i figli, e poi figli dei figli, perciò bisognava per forza: “ fare e dare, dare e fare “… sempre! Francesco a Modena si è distinto frequentando a quei tempi la Scuola che lo ha portato ad emergere nel campo Musicale , ha anche frequentato la Scuola della Vita ( in senso Metaforico ), quella scuola che lo mette alla prova tutti i giorni, che lo fa crescere, gli rinforza le ossa, e giorno dopo giorno riesce a farsi spazio nella società, ha guadagnato con il proprio sudore il suo successo. Grande spirito di adattamento e voglia di fare, Francesco si inserisce molto bene nell’ambito lavorativo. Tra gli anni 60 e 70 raggiunge i genitori a Torino, lungimirante si fa strada nel mondo artistico. Con spiccato e acuto senso dell’umorismo mette in campo le sue capacità, lavorando a fianco a nomi illustri e di grande prestigio, si inserisce nell’ambiente musicale e si fa notare come eccellente Scrittore e Poeta. Opere del Prof. M.° Francesco Marolla: “ San Giacomo degli Schiavoni“ “ Ciriè’ perla del Canavese “ Altre Opere inedite: Storia della Fotografia Poesie scritte prima di Marzo 1971: (clicca sui titoli per leggere il testo manoscritto) La notte Poesie scritte dal 20 marzo 1971: Poesie scritte dal 3 marzo 1978: Vegetare
Quand'aij'abbandunète shtu paijèse La poesia che segue è stata scritta da Barbara Alberico ed è dedicata a Francesco U pajesille me Pe ke ne le sè a uanne sonne trenddanne Sende kelliddure, kellisapure e kelliprofume ke maje scurdete, Veve a Turene ma Sangiakeme e sembre Sangiakeme gne na vote, cocche ma revè arrete, lundene e arepenze a majiestra me mizzekene de maccarune sfuse e cinde gramme de chesche rattete, e quande arepenze a “ Ndunetta Paghene “ che ke quatte firre ma mbarete Ma recorde pure quande aremenevene de schetete i pajesene, Ne me pozze scurddè, quande cacchedune me deceve, angore mo: Dedicata a “ Francesco Marolla “, Agosto 2003 da Barbara ALBERICO ( Linda )
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